
Editoriale
di Mario Panarello
CENTRO STUDI ESPERIDE: LA CULTURA COME PUNTO DI FORZA
Nato grazie agli sforzi congiunti di un gruppo di studiosi con alle spalle una consolidata esperienza di ricerca, spinta sino a investire l'intero territorio regionale, il Centro Studi Esperide onlus intende promuovere lo studio, la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale della Calabria, per lungo tempo oggetto di scarsa considerazione a livello non solo scientifico. Obiettivo fondamentale del centro è creare un punto di riferimento e di sostegno per tutti coloro che spendono le proprie energie nello studio, tentando con fatica di delineare l’identità artistica e architettonica di una regione funestata da eventi tellurici e altre calamità naturali, ma forse soprattutto dall’indifferenza delle autorità centrali e locali, fattori che ne hanno decimato il patrimonio culturale e disperso fonti e documenti. Il centro, dunque, non si rivolge soltanto ai ‘’tecnici’’, ma anche ai cultori e agli appassionati di storia locale, in alcuni casi facenti capo ad altre realtà associative analoghe, i quali si sono talora dimostrati più operativi degli enti istituzionalmente preposti alla ricerca, sebbene incapaci, per mancanza degli strumenti metodologici adeguati, di superare il ristretto ambito localistico. Nella speranza che la comune passione per la ricerca possa tramutarsi in fattore di coesione e consentire di superare le divisioni e le insulse forme di competizione che a vari livelli finiscono per rappresentare ostacoli insormontabili per una proficua collaborazione tra gli studiosi. Vorremmo, insomma, che , almeno nell’ambito degli studi, finisse l’epoca della Calabria ‘’a compartimenti stagni’’,, per utilizzare un’espressione abusata ma quanto mai efficace, se pensiamo alla chiusura e indifferenza che caratterizza l’atteggiamento di tanti operatori culturali nei confronti di iniziative intraprese da altri interlocutori o in altre realtà geografiche. Questa sorta di conflitto latente, che spesso si può cogliere anche tra le istituzioni, rappresenta senz’altro un fattore di debolezza per il progresso degli studi. Nella convinzione che la collaborazione tra gli specialisti e cultori di storia locale possa aprire nuovi orizzonti alla ricerca, offrendo la possibilità di una conoscenza e di una penetrazione capillare del territorio, il centro intende coinvolgere nelle proprie iniziative sia le giovani leve, studenti e neolaureati, sia gli studiosi più esperti, coordinati ed orientati da un’ equipe di tecnici, ciascuno per la propria specifica competenza, in un quadro fortemente multidisciplinare, perché siamo convinti che una corretta valorizzazione delle risorse culturali di una regione può scaturire solo dal coinvolgimento di professionalità operanti nei vari settori chiamati in causa: dagli storici ai progettisti, dai geologi ai restauratori, agli antropologi ecc.
Il presente periodico vuole essere il punto di arrivo del percorso che abbiamo sin qui delineato, lo specchio dei risultati dei programmi di ricerca condotti e coordinati dal Centro Studi Esperide, ma soprattutto uno strumento messo a disposizione di quanti, anche oltre i confini della Calabria, portino avanti studi e ricerche relative alla cultura artistica espressa dalla regione o in essa innestata tramite i canali dell’importanza di opere e della circolazione di maestranze. Proprio perché precipuamente indirizzati agli operatori del settore, i contributi dovranno presentare un taglio scientifico rigoroso, unito però a chiarezza espositiva e ricco corredo iconografico, onde agevolare la comprensione delle problematiche anche da parete del pubblico di curiosi e appassionati che intendano approfondire la conoscenza del nostro patrimonio culturale. Ciascun numero, a cadenza semestrale, sarà articolato in tre sezioni: la prima dedicata all’approfondimento di tematiche di storia delle arti figurative e dell’architettura, la seconda alle indagini documentarie, la terza a problematiche di tutela e restauro, con particolare riguardo ad esperienze ed interventi già porti a compimento, lasciando da parte gli studi preliminari e di fattibilità che spesso rischiano di rimanere sulla carta. Chiudiamo con un sentito ringraziamento alle Amministrazioni Provinciali di Catanzaro e di Reggio Calabria che, aderendo sollecitamente all’iniziativa, hanno reso possibile la stampa di questo primo numero.
Il presente periodico vuole essere il punto di arrivo del percorso che abbiamo sin qui delineato, lo specchio dei risultati dei programmi di ricerca condotti e coordinati dal Centro Studi Esperide, ma soprattutto uno strumento messo a disposizione di quanti, anche oltre i confini della Calabria, portino avanti studi e ricerche relative alla cultura artistica espressa dalla regione o in essa innestata tramite i canali dell’importanza di opere e della circolazione di maestranze. Proprio perché precipuamente indirizzati agli operatori del settore, i contributi dovranno presentare un taglio scientifico rigoroso, unito però a chiarezza espositiva e ricco corredo iconografico, onde agevolare la comprensione delle problematiche anche da parete del pubblico di curiosi e appassionati che intendano approfondire la conoscenza del nostro patrimonio culturale. Ciascun numero, a cadenza semestrale, sarà articolato in tre sezioni: la prima dedicata all’approfondimento di tematiche di storia delle arti figurative e dell’architettura, la seconda alle indagini documentarie, la terza a problematiche di tutela e restauro, con particolare riguardo ad esperienze ed interventi già porti a compimento, lasciando da parte gli studi preliminari e di fattibilità che spesso rischiano di rimanere sulla carta. Chiudiamo con un sentito ringraziamento alle Amministrazioni Provinciali di Catanzaro e di Reggio Calabria che, aderendo sollecitamente all’iniziativa, hanno reso possibile la stampa di questo primo numero.
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